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martedì 13 dicembre 2016

MOMENTO D'ORO PER IL RUBLO


Il rally del petrolio dove la Russia di recente è stata protagonista nell'incontro fra i paesi Opec e quelli non e la nomina a segretario di stato di Rex Tillerson amico personale di Vladimir Putin, ha fatto scattare in avanti il rublo che sta giovando di un ottimo periodo di forma andando davanti all'altra valuta emergente più performante, il real brasiliano.
Con il brent vicino ai 56-60 dollari al barile stabili l'economia russa si rinforza visto che il petrolio rappresenta i due terzi delle esportazioni russe ed anche la politica della banca centrale si sta confermando stabile con i tassi che per ora non vengono abbassati anche se nel prossimo meeting vi sarà una valutazione visto il livello di inflazione inferiore al 6%.
Dall'alatro lato, la nomina a segretario di stato americano di Tillerson è una vera e propria dichiarazione di intenti da parte di Trump che porge la mano all'amico Putin rendendo plausibile l'ipotesi di una revoca delle sazioni internazionali alla Russia. Il capo di Exxon Mobile oltre ad aver stretto importanti accordi commerciali con Putin ha anche ricevuto un'onoreficenza come amico della Russia.
Insomma tempi d'oro per il rublo e a livello grafico ogni volta che il prezzo è uscito dai canali evidenziati, ha sempre percorso parecchia strada e questa volta, quella al ribasso e quindi relativo apprezzamento della moneta russa sul dollaro americano, quotato ora a 60,9275 rubli pare lo scenario più probabile nel medio-lungo termine.

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