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domenica 4 dicembre 2016

ANALISI TECNICA CAMBIO AUDUSD


AUDUSD è il cambio fra le major che più in assoluto è correlato con due fra le principali materie prime, ovvero petrolio e oro, entrambe quotate in dollari ed entrambe sofferenti quando la valuta americana si apprezza troppo. E se negli ultimi anni il calo è stato marcato per la valuta australiana a partire dal 2016 abbiamo avuto invece una ripresa che è stata contrastata più volte dalla RBA con un taglio tassi, in particolare a maggio che aveva riportato ancora giù l'aussie. Dal minimo di 0,6830 c'è stata una buona ripresa che ci ha portato in un canale di lateralità non molto ampio con la chiusura di venerdi scorso a quota 0,7457. Proprio dal calo di maggio 2016 coinciso con il taglio tassi con una perdita nel mese del 4,87%, siamo arrivati alla fine di novembre dopo l'elezione con Trump con il calo più marcato rispetto ai brevi movimenti dei mesi successivi, perdendo il 2,94%.
Adesso abbiamo un petrolio rinvigorito dall'accordo Opec ed un oro che giunto ai minimi potrebbe trovare una buona base per ripartire, oltre al fatto che il dollaro americano dovrebbe aver scontato interamente oltre i dati positivi americani anche il più che probabile rialzo dei tassi da parte della Fed così come le politiche economiche promesse da Trump per ridare forza al sistema americano già molto ben piazzato a livello di occupazione e tutto sommato inflazione che resta il problema più importante.
CONCLUSIONI. La mia view nel breve termine è quella di un rialzo e quindi long per la moneta australiana ma tutto dipenderà dalla riunione di settimana prossima della RBA con l'ultimo dato sull'indice dei prezzi al consumo abbastanza positivo. La ripresa delle materie prime e la possibile pausa del rally del dollaro potrebbero avvalorare la mia tesi. Resta il fatto che resistenze e supporti del canale in questione in cui sai muove il cambio restano molto forti ed al momento difficilmente valicabili. In questo momento ingressi long in una situazione a metà strada necessitano di un segnale più forte nello stocastico che però pare confermarci questo possibile rialzo con target fino a 0,7723 in caso di esito positivo del meeting della banca centrale australiano.
Tuttavia se si presentassero situazioni preoccupanti per l'economia dello stato oceanico, la vicinanza al supporto di 0,7356 potrebbero portarci al test della trendline rialzista di breve con possibilità di sprofondare verso i livelli minimi da cui il dollaro australiano si era ripreso e quindi la soglia psicologica di 0,7000 prima ed  il livello base di 0,6830 poi ovviamente non tutto in una volta ed attendendo l'esito della riunione della Fed di metà dicembre.

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