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domenica 13 novembre 2016

ANALISI TECNICA SILVER



Il fine settimana ci ha portato al crollo dei metalli preziosi, primo fra tutti l'argento con una performance negativa del 7,50% sicuramente imprevista dato che siamo passati con l'elezione di Trump da una modalità mercati di RISK-OFF a quella di RISK-ON, in maniera repentina e molto violenta in termini di movimenti. Non mi aspettavo sicuramente un crollo così marcato ma la mia personale interpretazione è quella relativa alle dichiarazione da parte del FOMC per bocca di Fisher circa un rialzo graduale dei tassi d'interessa, cosa che spaventa molto sia il mercato aurifero che quello dei preziosi in generale, dall'oro ovviamente fino a platino e palladio che però poi subiscono altre dinamiche circa le richieste e la lavorazione, manodopera e questioni sindacali delle zone di estrazione, questo per gli ultim idue metalli in questione.
Graficamente a livello daily e con l'ausilio dell'indicatore Ichimoku in linea di visione generale, abbiamo un prezzo che attualmente si trova a quota 17,33 usd dopo essere crollato dal livello di 18,62 da dove dopo gli spike anche oltre i 19 dollari è cominciato il vertiginoso movimento ribassista della giornata di venerdi pomeriggio dopo le 14.30 circa.
Quella zona rappresentava anche  un importante punto di resistenza delimitato proprio dalla kumo del nostro indicatore ma la cosa che subito balza all'occhio è che la discesa ha infranto due tren line rialziste di cui una di lungo termine che correva parallela ad un'altra linea rialzista che andava a comporre un canale verso l'alto che ha accompagnato tutto l'anno il prezzo così come per l'oro e gli altri preziosi causa la fase di incertezza generale sui mercati dalla Brexit in avanti.
Rotta anche un'altra tren line di breve, messa lì per provare a sostenere il prezzo ed adesso il livello di 17,37 sarà decisivo, in primo luogo per un pull back ed in secondo perchè se confermata la discesa oltre questa cifra, ci troveremo nuovamente in caduta libera fino a 15,96 circa che rappresenta su grafico settimanale l'oscillazione minima del prezzo dal 2015 ad oggi fino ad oltre i 20 dollari per la parte più alta di questo trading range biennale.
CONCLUSIONI. Dopo una caduta del genere non prenderei al momento in considerazione ingressi short ma andrei a monitorare il comportamento del prezzo in fase di ri-test del livello orizzontale di 17,37. A questo punto potremmo individuare anche la possibilità di entrare long con target ancora a ridotto ma sotto i 18 dollari per poi pensare di ripartire nella corsa al ribasso dove il target è molto più ambizioso e sicuramente a livello dei 16 dollari. Importanti saranno anche le notizie che accompagneranno la creazione del governo Trump e l'evoluzione rialzo tassi d'interesse della Fed.







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