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domenica 13 novembre 2016

ANALISI GRAFICA MAIS


Materie prime in evidenza con il mais che in settimana ha ricevuto importanti notizie relative al prezzo con le proiezione del Conab. Ebbene se non abbiamo grosse variazioni in temini di esportazione, dall'altro il livello produttivo e quella delle scorte si prospetta piuttosto elevato sia come resa che come magazzino. Ecco dunque che il prezzo potrebbe non essere sostenuto in questa fase dell'anno e all'inizio del prossimo con i coltivatori che aspettano anche un deprezzarsi del real brasiliano per ottimizzare i loro conti. La valuta locale ultimamente ha accusato il colpo contro il dollaro e questo potrebbe essere un ulteriore segnale. Ma l'analisi fondamentale ha un senso se si unisce a quella grafica ed eccoci sul daily con candele giapponesi a capire in che direzione potremmo andare.
Dopo la discesa perentoria partita da luglio a quota 440$, la quotazione è andata via via comprimendosi fino a creare una sorta di lateralità incanalata fra i valori di 372,27 e quello di 319,32 con un minimo toccato poco sopra i 300$.
Nell'ultimo periodo all'interno di questo canale ci siamo ritrovati in una nuova fase di compressione con il livello attuale di 340,25usd che ha chiuso la settimana che sta per rompere un triangolo andatosi a creare fra i valori di 356,20$ e 338,66$. Lo stocastico è situato in una fase di ipervenduto, ma la sensazione che accompagna i fondamentali è quella di una continuazione ribassista piuttosto importante.
CONCLUSIONI. La violazione del livello di 338,66 rappresenta il nostro punto di ingresso short con target interessante ai limiti del canale più grande con possibilità di toccare di nuovo i minimi più recenti al di sopra dei 300$. Se questa trend line rialzista dovesse però tenere, non mi sorprenderei di una possibilità di ripresa che a livello grafico, usciti dal triangolo di compressione ci offre traget molto ambiziosi. Per poter pensare però ad un long, molto redditizio a livello grafico, abbiamo bisogno di nuove proiezioni sui dati produttivi e di scorte che al momento non ci forniscono spunti positivi anche se sono sempre soggetti a variazioni molto speso contradditorie.

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