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domenica 13 novembre 2016

ANALISI TECNICA CROSS AUDCHF DAILY




Il franco svizzero è una valuda molto importante quando le condizioni di mercato sono di forte incertezza e quindi di ricerca di asset sicuri. Come lo yen ed anche il dollaro viene visto come valuta-bene rifugio con forte affluenza di capitali nei momenti di RISK-OFF. Nella situazione attuale, già vista anche nella mia precedente analisi fra euro e lo stesso franco, aspettiamo un'importante inversione perchè lo stesso Thomas Jordan e la BNS, non accettano un franco cos' forte. 
A livello grafico molto allargato, vedi la prima figura, abbiamo un canale regolare di ben due anno dove il prezzo si è mosso fra i valori di 0,7741 e 0,6814. Venerdi il mercato ha chiuso a quota 0,7456 perdendo nella giornata che chiudeva la seconda settimana di novembre lo 0,75% a causa di un franco in generale ancora forte, ma sopratutto del calo della valuta australiana che negli ultimi tempi ho notato parte sempre a razzo ma poi perde spesso tutti i guadagni della giornata se non oltre. 
D'altronde abbiamo una situazione dove la RBA d'Australia con il nuovo Governatore Lowe ha deciso di non toccare più i tassi, mentre le condizione per il target inflazione sono apparse ultimamente discretamente buone. Restano poi le correlazione con petrolio, oro e minerari che hanno tuttavia pesato sul dollaro australiano in maniera considerevole. 
Tornando al secondo grafico per chiarire meglio l'operatività possibile da seguire ci troviamo con una trend line di lungo termine che in questo 2016 ha sostenuto il prezzo in maniera regolare con la discesa attuale che dovrebbe al massimo trovare supporto verso gli 0,7400 franchi svizzeri per un AUD. 
Il recente calo ha messo in evidenza un'importante resistenza a quota 0,7575 target oltre il quale potremmo andare a toccare i livelli massimi del canale biennale attuale. 
Lo stocastico non ha ancora preso una posizione con un livello intermedio da cui ci aspettiamo un segnale al più presto. 
CONCLUSIONI Il miglioramento del clima sui mercati e la possibile ripresa anche parziale del petrolio, possono offrirci la possibiliyà di entrate long sopratutto a ridotto del livello di 0,7400 con un bel target in prospettiva magari con l'aiuto dell'intervendo della BNS. Tuttavia finchè il prezzo non rimbalzerà in caso di rottura dello stesso livello evidenziato, potremmo avere occasioni short con altro target verso 0,7259 in corrispondenza della trendline chiave rialzista.A quel punto, rottura o rimbalzo apriranno altri scenari d'entrata redditizzi come ogni trading di canale, il cui andamento è spesso regolare dai livelli più bassi a quelli superiori.  

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