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domenica 30 ottobre 2016

Petrolio WTI quotato a New York è oggetto di questa analisi sul daily con candele giapponesi. I malumori di questo week end a Vienna con i membri Opec di nuovo in contrasto ed i non Opec che attendono prima l'accordo di questi senza mostrarsi granchè propositivi, rischiano di far perdere quella soglia dei 50 dollari tanto cara ai produttori. Graficamente ci troviamo a 48,70 dollari al barile all'interno di quel range che è rimasto fra i 43,20 come supporto ed i 51,25 come resistenza. In questa discesa causata da fattori fondamentali trovo importante il livello dei 47,19 per capire se si può rimanere all'interno di una sorta di lateralità oppure si rischia di andare a testare la forza del recente canale in cui si sta muovendo il prezzo. Importanti sono ovviamente le due trendline con quella discendente che permetterebbe in caso di rottura di volare verso la tanto ambita quota 60 e quella più rialzista da inizio anno che se rotta,  potrebbe far spronfondare il petrolio verso il livello da cui era partito. La kumo dell'Ichimoku ci mostra un importante supporto che per ora non desta preoccupazioni mentre come livello di vendita abbiamo cominciato ad entrare in fase di iper, sul CCI. 
CONCLUSIONI. Sulla base delle notizie e sopratutto in apertura mi aspetto una discesa anche consistente ma il fattore dollaro con l'incertezza pre-elezioni con cui è quotato potrebbe limitare i danni. Non credo ancora ad un test consistente se non fino a quota 46-47 dollari ed almeno fino al meeting di fine novembre si dovrebbe restare nel range con i vari dati e dichiarazioni a farla da padrone. Mi aspetto qualche occasione di entrata long una volta scesi sui minimi di periodo. 

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